“Levar le castagne dal fuoco” Proverbio Popolare La castagna, dono prezioso di questo nostro periodo autunnale, prende il suo nome da un’antica città della Tessaglia, regione settentrionale della Grecia, che sorgeva al centro di estesi castagneti. In Europa ne parlò per primo Senofonte, nel IV secolo a.C. definendo il castagno “Albero del pane”. In seguito Marziale, nel I secolo a.C., […]
“Levar le castagne dal fuoco”
Proverbio Popolare
La castagna, dono prezioso di questo nostro periodo autunnale, prende il suo nome da un’antica città della Tessaglia, regione settentrionale della Grecia, che sorgeva al centro di estesi castagneti. In Europa ne parlò per primo Senofonte, nel IV secolo a.C. definendo il castagno “Albero del pane”. In seguito Marziale, nel I secolo a.C., e poi Virgilio descrissero il consumo e la coltivazione delle castagne.
In passato le castagne erano considerate un dono preziosissimo di Madre Terra, perché sfamavano durante gli inverni rigidi; si conservavano a lungo, si prestavano a moltissime ricette e venivano usate come moneta di scambio. I boschi venivano tenuti puliti proprio in attesa della loro caduta e la raccolta era uno dei momenti più vivaci e allegri delle comunità montane.
Le castagne sono prodotti dall’albero del Castagno (Castanea Sativa, Castanea Vulgaris, Castanea Vesca), maestosa pianta arborea coltivata nelle regioni temperate di Europa, Asia e Africa occidentale. La castagna è un dono sano, nutriente e da sempre è un alimento essenziale della gente di montagna; per questo motivo si è guadagnato il nome di “Pane dei poveri”, o “Pane di montagna” ma anche, come già detto, “Pane d’Albero“. Il maestoso albero da cui proviene la castagna è sempre stato chiamato “Albero del pane“.
Non tutti sanno che, in realtà, la castagna è il seme dell’albero, mentre il vero frutto è rappresentato dal rotondo e bellissimo riccio.
Proprietà Nutrizionali della Castagna
Le loro proprietà nutrizionali sono eccezionali, infatti sono ricche di Fibre, Sali Minerali (Magnesio, Calcio, Fosforo, Potassio, Zolfo, Ferro, Zinco, ecc.), Oligoelementi e Vitamine (A, C, D, Complesso Vitaminico B, ecc.). I loro zuccheri complessi e amidi sono più digeribili di quelli presenti nei cereali; sono energetiche, ideali nelle affezioni epatobiliari e intestinali, nelle malattie renali, nelle affezioni alle ossa, nelle alterazioni nervose e muscolari; sono inoltre, lassative, antisettiche e aiutano il sistema circolatorio. La castagna è un alimento ricco e generoso; è infatti, un formidabile ricostituente psico-fisico naturale, capace di sostenere in un periodo dell’anno in cui il freddo e la diminuzione delle ore di luce possono aumentare la stanchezza e indebolire il nostro Sistema Immunitario …. come sempre Madre Terra, ci dimostra che sa di cosa hanno bisogno i suoi figli: regala un alimento così nutriente nel momento esatto in cui ci serve!
Giova durante le convalescenze e in presenza di situazioni di sottopeso, come per esempio nei bambini o negli anziani che soffrono di inappetenza. Le sue caratteristiche nutrizionali, unite all’ottima digeribilità, rendono la castagna un alimento ideale anche per gli sportivi.
Durante la cottura buona parte dell’amido si riduce in zuccheri semplici, conferendo alle castagne il tipico sapore dolciastro e rendendole controindicate a chi soffre di diabete.
La presenza di Fibre rende le castagne, contrariamente a quanto si pensi, un alimento utile per la funzionalità dell’intestino e indicato in caso di stipsi. Le Fibre favoriscono la motilità intestinale, l’equilibrio della flora batterica e la riduzione del colesterolo.
La Castagna per la Salute
In Fitoterapia è conosciutissimo il Gemmoderivato di castagno, utilizzato nei casi di problemi alla circolazione periferica
I principi attivi presenti nelle foglie e nella corteccia di castagno trovano applicazione in ambito erboristico, ma anche domestico, come astringenti intestinali, per combattere la tosse e come disinfettante delle vie respiratorie. A questo scopo si può preparare un infuso con 2 g di foglie in 100 ml di acqua calda e assumerne 2-3 tazzine al giorno a piccoli sorsi.
L’infuso preparato con 6 g di foglie in 100 ml di acqua, può essere utilizzato come astringente della pelle e delle mucose.
Usando la corteccia si può produrre un decotto (6 g in 100 ml d’acqua) da usare per effettuare lavaggi e applicare compresse di garza sulle pelli fragili, delicate e arrossate.
La polpa delle castagne, cotta e poi setacciata, può diventare un’ottima crema fluida per detergere il viso ed è indicata per preparare maschere emollienti e schiarenti.
La Castagna come alimento
Fresche, secche o ridotte in farina, le castagne si prestano per infinite preparazioni culinarie.
Come detto in precedenza, le castagne andrebbero consumate come portata principale del pasto, accompagnate da verdure crude e cotte possibilmente evitando l’associazione con altri carboidrati e con le proteine. Infatti l’errata abitudine di mangiarle come spuntino o al termine di una cena porta spesso a senso di pesantezza o ad un fastidioso senso di gonfiore (per eccesso di fermentazione).
In questi casi, oltre al disagio fisico, l’organismo non sarà in grado di assimilare propriamente i nutrienti del pasto. A tavola si possono consumare bollite (fantastiche con cannella e zenzero!) o arrostite. Con la farina di castagne invece, si possono preparare le tagliatelle e tanti dolci, fra cui il più conosciuto, è il castagnaccio. Sempre con la farina di castagne si può preparare una colazione energetica e salutare, stemperandola in acqua e facendola cuocere finchè non addensa; a questa crema di castagne così preparata si potranno poi aggiungere succo di mela o altri ingredienti fra cui frutta secca.
La castagna si consuma soprattutto arrostita, conosciuta con il nome di Caldarrosta; candita o lessata, prende il nome di Ballotta. Dalle castagne inoltre, si ricava anche l’omonima farina, ingrediente base di molti dolci, fra cui il delizioso ed energetico Castagnaccio e polente.
L’acqua di bollitura delle castagne costituisce un ottimo fertilizzante per le piante.
Consigli per acquistare le castagne
All’acquisto, la buccia deve presentarsi integra e lucida, senza spaccature. Al tatto una castagna fresca appare soda ed il suo guscio non cede se premuto con le dita.
Le castagne vanno distinte, dai più pregiati marroni, che vantano dimensioni superiori ed una forma ovoidale o a “cuore”, più bombata ai lati. La buccia è più sottile, presenta un colore marrone chiaro, con venature scure ben marcate e racchiude un seme dolce di colore bianco avorio. Le castagne sono di dimensioni inferiori, con forma tondeggiante, piatta o emisferica a seconda della posizione assunta all’interno dell’infiorescenza spinosa che le contiene (riccio). Nel caso questo contenga un’unica castagna si parla di marroni, quando se ne hanno tre si parla di castagne. Il riccio, che si apre in autunno a maturazione raggiunta, protegge la castagna dalle aggressioni degli insetti ed evita che i residui dei trattamenti chimici penetrino all’interno.
Le castagne sono coperte da una pellicina aderente che le riveste penetrando nella polpa. Tale pellicola, che nei marroni rimane all’esterno e risulta facile da rimuovere, dev’essere eliminata prima del consumo. Per facilitare tale operazione le castagne devono passare da un ambiente refrigerato a quello bollente della cottura, per poi essere nuovamente raffreddate con acqua fredda a preparazione ultimata. Se sottoposte a tale trattamento perdono facilmente anche la pellicina di rivestimento.
Fra le castagne che recentemente hanno ottenuto la certificazione IGP ricordiamo: la castagna del Monte Amiata (provincia di Grosseto e Siena), di Montella (Avellino), i marroni di Castel del Rio (Bologna) e Mugello (Firenze).