Cannella E’ il nome di due tipi di corteccia di due specie di piante analoghe, la più importante delle quali, originaria dello Sri Lanka e dell’India Meridionale, è coltivata in molti paesi tropicali e a volte anche in alcune zone a clima temperato. La pianta è alta una decina di metri, ha foglie coriacee e […]
E’ il nome di due tipi di corteccia di due specie di piante analoghe, la più importante delle quali, originaria dello Sri Lanka e dell’India Meridionale, è coltivata in molti paesi tropicali e a volte anche in alcune zone a clima temperato. La pianta è alta una decina di metri, ha foglie coriacee e fiori piccoli riuniti in pannocchie. La spezia, dal caratteristico colore rossiccio pallido, si ottiene dalla corteccia essiccata dei fusti o dei giovani rami, che assumono l’aspetto di “piccole canne”. Le cannucce vengono infilate l’una dentro l’altra così da sembrare carta arrotolata.
Presenta un profumo penetrante e un sapore dolciastro.
In commercio si può trovare anche polvere di cannella, conosciuta col nome di Cinnamomo, che ovviamente è maggiormente soggetta a sofisticazioni, ma in certi casi è di uso più comodo.
La Cannella Cinese, analoga a quella Indiana, ma meno pregiata, ha un sapore più pungente, le
cannucce sono più spesse e la corteccia esterna è sugherosa.
Storia e tradizione
La Cannella vanta una storia millenaria: era già citata nella Bibbia, nel libro dell’Esodo, era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni e citata anche nel mondo greco e latino. Importata in occidente con le carovane durante il medioevo, portò gli Olandesi a impiantare un traffico stabile con lo Sri Lanka nella prima metà del 1600, per divenirne i principali importatori d’Europa.
Aspetti Naturopatici e Fitoterapici. Nel marzo 2009 è stato effettuato uno studio scientifico sulle proprietà Antidiabetiche della Cannella da parte delle Università Danesi e Svedesi che ha dimostrato che l’assunzione giornaliera di tre grammi (circa metà cucchiaino da caffè) ha le seguenti proprietà terapeutiche:
- diminuisce il tasso glicemico con il conseguente miglioramento dell’azione dell’Insulina, ormone pancreatico responsabile della degradazione del glucosio e della sua trasformazione in glicogeno;
- stimola l’aumento del Peptide Glucagone simile, ormone gastrointestinale, che interviene nella regolazione dell’appetito;
- riequilibra la produzione ed il rapporto nel Dismetabolismo dei Grassi (Colesterolo totale, LDL, e Trigliceridi).
Queste proprietà sono tali grazie alla presenza di una sostanza denominata Cinnamaldeide, contenuta nella corteccia dei rami giovani, dotata di azione ipoglicemizzante ed ipolipemizzante; mentre un altro composto, il Metil-Idrossicalcone ha funzione insulino-simile.