Candida: trattarla efficacemente

  “…lasci-ami candida… …non mi toccare…”   Candida … pronunciando questa parola mi evoca qualcosa di poetico e suggestivo; purtroppo l’analisi della patologia cela un disagio interiore di natura insidiosa e subdola, silenziosa, purtroppo poco conosciuta e spesso sottovalutata. La Candidosi è un’infezione che si può manifestare a livello cutaneo ma anche a livello delle […]

 

“…lasci-ami candida…

…non mi toccare…”

 

Candida … pronunciando questa parola mi evoca qualcosa di poetico e suggestivo; purtroppo l’analisi della patologia cela un disagio interiore di natura insidiosa e subdola, silenziosa, purtroppo poco conosciuta e spesso sottovalutata.

La Candidosi è un’infezione che si può manifestare a livello cutaneo ma anche a livello delle mucose, estendendosi anche a livelli profondi. E’ provocata dalla Candida Albicans, piccolo fungo unicellulare a forma ovale che vive e prolifica solitamente nella pelle, nelle unghie, nella bocca, nella vagina, nella vulva, nei bronchi e nei polmoni. Questo fungo “pigro”, non invasivo e amante degli zuccheri, è uno dei tanti microrganismi che normalmente popolano il nostro corpo senza determinare eccessivi problemi. Un organismo sano, infatti, riesce a tenere sotto controllo questo tipo di patologia grazie al mantenimento di un equilibrio a livello intestinale; se questo equilibrio manca si crea facilmente il terreno favorente l’insorgenza di una condizione patologica, la cosiddetta “disbiosi intestinale”. La Candida diviene così più aggressiva ed invasiva. Ciò comporta la produzione di rizoidi, cioè strutture a forma allungata simili a radici che permettono al fungo di muoversi con maggiore facilità, penetrando nelle mucose di membrana.

La Candida è dotata inoltre di dimorfismo: ha la capacità di trasformarsi in un’altra forma. Infatti, in determinate condizioni, la candida si ramifica sviluppando tentacoli (ife) che si intrecciano, assumendo la conformazione di muffa. Invade così lo spazio esclusivo della flora batterica intestinale fisiologica, ostacolandone la proliferazione e la possibilità di adempiere al suo ruolo di protezione e di smaltimento di residui e tossine.

La Candida può essere perciò la responsabile di numerosi disturbi gastrointestinali (alitosi, meteorismo, stipsi, diarrea, colite, ecc.). I tentacoli della muffa sono anche in grado di penetrare attraverso la mucosa intestinale e di infiltrarsi fino ai vasi sanguigni e linfatici profondi, predisponendo l’organismo ad infezioni ed allergie gravi.

Una mucosa intestinale non selettiva si lascia infatti facilmente attraversare da residui non digeriti e da tossine, sostanze che avrebbero dovuto essere espulse e che invece finiscono con il riversarsi nel flusso sanguigno, innescando uno stato di autointossicazione.

La Candida può essere localizzata in una singola area o interessare tutto l’organismo (Sistemica). L’infezione da candida a livello della bocca è chiamata mughetto; appare soffice, cremosa con placche bianche a livello della lingua e/o all’interno delle guance, nel vestibolo mucoso. il mughetto è molto comune nei neonati e nei bambini piccoli.

Quando si manifesta negli adulti, è considerato generalmente segno di immunodepressione e colpisce prevalentemente soggetti che hanno assunto per lunghi periodi terapie antibiotiche o altri farmaci quali trattamenti chemioterapici e radioterapia, oppure assunzione di corticosteroidi. Altre cause possono sono le amalgame dentarie al mercurio, lo stress, l’assunzione prolungata della pillola anticoncezionale (determina l’aumento endo vaginale di glucosio favorendo in loco la proliferazione della Candida).

La Candida può anche colpire la cute, determinando infiammazione, arrossamento, prurito e compare nelle aree dove maggiormente c’è sfregamento della pelle fra cui ascelle, inguine e area sotto al seno in particolar modo nelle donne. La Candidosi nell’area genitale femminile (Vulvovaginite) determina secrezioni bianche o gialle vischiose e soprattutto prurito e bruciore.

Cause 

Sono presenti molti fattori che possono incentivare lo sviluppo della Candidosi, primo dei quali è l’alterazione del Sistema Immunitario. Quest’ultima può essere un problema temporaneo determinato dall’assunzione di farmaci come chemioterapici o immunosoppressivi (compresi gli steroidei) oppure una condizione persistente come nel caso di alcuni tumori o infezioni da HIV.

Il secondo fattore che può determinare l’instaurarsi della Candidosi è rappresentato da tutto ciò che distrugge la flora batterica che normalmente mantiene i parassiti sotto controllo, prevenendo la crescita e proliferazione. La terapia antibiotica è la principale responsabile in questo caso, ma anche lo stress e il fisiologico invecchiamento possono contribuire ad un deterioramento dei batteri probiotici.

Il terzo fattore è rappresentato dalla presenza di alti livelli di glucosio nel sangue di cui i parassiti si nutrono e che incoraggia fisiologicamente la proliferazione delle colonie. Questo è il motivo per cui i soggetti diabetici sono maggiormente predisposti a questo tipo d’infezione ed anche tutte le persone che si cibano prevalentemente di cibi ricchi di zucchero, lieviti e carboidrati.

Sintomi

Un’infezione sistemica si può manifestare con reazioni allergiche, bruciori retro sternali persistenti, stipsi, diarrea, colite, prurito rettale, gonfiore, dolori addominali, crampi, flatulenza, infezioni del rene e della vescica, dolori muscolari ed articolari, malessere generale, bruciore alla gola, congestione nasale, tosse, sonnolenza, formicolii alle estremità, lesioni della pelle ed infezioni fungine a livello delle unghie. L’affaticamento continuo, la debolezza che non ha spiegazioni, l’iperattività, i problemi di regolazione della glicemia, la cefalea, la difficoltà nella concentrazione, i disturbi della memoria, e la depressione sono spesso stati associati ad un’infezione sistemica da Candida. Le donne inoltre, possono anche manifestare la Sindrome premestruale (PMS), irregolarità del ciclo e del flusso, squilibri ormonali e vaginiti ricorrenti.

Candida Vaginale

In seguito all’invasione intestinale della Candida, la mucosa degli organi genitali diviene facilmente terreno di proliferazione. L’incidenza è maggiore nella donna; gli andamenti ormonali, la pillola anticoncezionale, l’igiene non appropriata o troppo aggressiva possono infatti alterare i naturali meccanismi di difesa della mucosa vaginale portando a vaginiti caratterizzate da bruciore, prurito, fastidio o dolore e perdite maleodoranti (Candida vaginale episodio acuto). Se i fattori predisponenti (alimentazione, farmaci..) non mutano, è facile andare incontro a ricadute (Candida vaginale recidivante). L’uomo non è immune da Candidosi genitale, sia a causa dell’origine intestinale della patologia sia perché la candida si trasmette attraverso il contatto sessuale. È perciò indispensabile curare anche il partner della donna portatrice di questo tipo di vaginite, pena la possibile reinfezione di entrambi ad ogni rapporto.

La medicina convenzionale prevede trattamenti farmacologici a base di antimicotici di sintesi che mirano a debellare il miceto, che però manifesta anche un’azione negativa nei confronti di tutto l’organismo. Si pensi ad esempio alle terapie antibiotiche che incidono fortemente sulla normale flora intestinale, lasciandola gravemente alterata al termine della terapia, trascurando il ripristino delle condizioni fisiologiche ottimali tipiche di un organismo sano. L’antibiotico, inoltre, può causare fenomeni di resistenza e la depauperazione della fisiologica flora batterica crea un terreno “fertile” per continue recidive. Sottovalutando questi aspetti si rischia il verificarsi di una ricaduta di Candida intestinale o vaginale poiché sono ancora presenti le cause e i fattori predisponenti della prima invasione (depressione immunologica, scorretta alimentazione…). Quindi è opportuno ricorrere ad un approccio terapeutico che  tenga sotto controllo la crescita della Candida Albicans senza causare ulteriori danni all’organismo e alle mucose invase. L’approccio Naturopatico mira al recupero del naturale equilibrio dell’organismo.

Consigli Naturopatici

Sono sconsigliati trattamenti “fai da te” ma è necessario approcciarsi in base alle caratteristiche individuali e a seconda dell’entità, della frequenza e degli episodi acuti che si manifestano si proporrà un percorso di durata variabile relativo allo stile di vita. La Naturopata valuterà quindi, gli alimenti da eliminare quali zuccheri di ogni genere, cibi ricchi di lieviti e muffe, cereali raffinati, latte e latticini, cibi confezionati, conservati, raffinati. La Naturopata proporrà altresì gli alimenti da introdurre o conservare favorenti il ripristino dell’equilibrio intestinale.

Da un punto di vista generale si consiglia, inoltre,  di cambiare frequentemente la biancheria intima. Utilizzare alte temperature e disinfettanti specifici per il lavaggio della biancheria. Al fine di evitare il più possibile un ambiente caldo umido, limitare l’uso di indumenti aderenti e di tessuti sintetici (preferire indumenti di puro cotone) e asciugare attentamente la cute e le mucose dopo la toilette.

Si consiglia l’uso del profilattico oppure, in alternativa, di eseguire un’accurata igiene intima. Evitare il più possibile l’uso di farmaci, se non strettamente necessari, in particolare gli antibiotici che impoveriscono la flora batterica intestinale consentendo alla candida di prendere il sopravvento), i cortisonici (deprimono il sistema immunitario) e gli anticoncezionali. Fare giornalmente del movimento (almeno 20-30 minuti di passeggiata) ed evitare il più possibile le ansie e lo stress.

La Naturopatia si avvale dell’uso della Fitoterapia e fra le piante ed i principi che si possono utilizzare segnalo i seguenti:

Via Generale

Estratto di Semi di Pompelmo: rimedio d’elezione per la Candidosi vaginale e sistemica poiché possiede proprietà antimicrobiche ad ampio spettro. Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, che l’Estratto di Semi di Pompelmo risulta essere attivo su oltre 800 ceppi batterici, molteplici virus e oltre 100 ceppi di lieviti e muffe, compresa la Candida Albicans. La sua efficacia si unisce alla straordinaria proprietà di “selezione”; agisce, infatti sui patogeni senza intaccare significativamente la flora microbica fisiologica, protettiva delle mucose delle parti intime.

Tabebuia/Lapacho/Tecoma/Pau D’Arco: è originaria della foresta amazzonica. Studi hanno messo in evidenza una potente attività antimicotica. Si utilizza la corteccia, ricchissima di composti chinonici

Rosmarino: appartenente al genere Labiatae, ricco di acido rosmarinico e ursolico, esercita un’azione antimicotica, confermata da numerosi studi e applicazioni, risultando perciò utile nel trattamento di infezioni da funghi appartenenti al genere Candida

Uncaria: originaria del Sud America, di cui si utilizza la corteccia, rivela una potente efficacia per il sistema immunitario. Il suo utilizzo porta ad un aumento della resistenza nell’organismo alle infezioni e migliora la risposta in caso di malattia

Fruttoligosaccaridi: fibre prebiotiche particolarmente utili per favorire l’adeguata colonizzazione intestinale da parte della flora fisiologica, contrastando indirettamente la proliferazione intestinale della Candida

– Lactobacillus Acidophilus antagonista fisiologico principale della Candida a livello dell’intestino tenue. che favorisce l’eubiosi intestinale. Quando il tenue è affollato da colonizzatori acidofili, non c’è più spazio per una proliferazione patogena della Candida.

Trattamento locale (al fine di ripristinare il naturale equilibrio “auto-difensivo” della mucosa vaginale)

Estratto di Semi di Pompelmo: l’associazione con altri funzionali specifici, da utilizzare per uso locale, coadiuva l’efficacia e la rapidità d’azione dell’estratto somministrato per via generale.

Calendula: appartenente al genere delle Asteraceae, è originaria dell’Europa, Nord Africa e Asia mediorientale. Costituisce un importante emolliente, disinfettante e antiflogistico per cute e mucose. I poliacetileni, gli acidi fenolici, i polisaccaridi e i saponosidi triterpenici contenuti nella pianta esercitano un’azione antinfiammatoria, antisettica e disinfettante, determinando nel contempo l’induzione di attività leucocitaria e quindi una rapida guarigione di infiammazioni.

Aloe vera: appartenente alla famiglia delle Aloeacee, è una pianta che predilige i climi caldi e secchi. Suoi componenti caratteristici sono gli i polisaccaridi con spiccate proprietà emollienti, cicatrizzanti e lenitive a livello di cute e mucose. Il suo fitocomplesso è inoltre ricco di sostanze con attività antinfiammatoria, antimicotica e analgesica, come sali minerali (tra cui potassio, sodio, ferro, rame e cromo), vitamine A, B1, B2, B3, B6, B12, C e E, aminoacidi essenziali e non, acidi organici, fosfolipidi.

Lactotbacillus Sporogenes e Acidophilus: per ripristinare l’equilibrio auto difensivo della flora microbica dell’ambiente vaginale, contrastando pertanto la proliferazione della candida a livello della mucosa delle parti intime.

Acido Lattico: l’acido lattico viene naturalmente prodotto a livello vaginale da parte della flora microbica in condizioni di equilibrio, portando fisiologicamente il pH vaginale a 5-5.5, valori ottimali per contrastare i patogeni e favorire il naturale equilibrio auto difensivo della mucosa. L’acido lattico viene perciò inserito per la regolazione del naturale pH fisiologico.

Carragenina: inibitore di infezioni virali da HPV, HSV-2 e HIV. E’ estratta da alghe rosse tipiche della costa rocciosa dell’Atlantico settentrionale, è un polisaccaride ricco di sali di calcio, potassio, sodio e magnesio. Considerata l’alternativa vegetariana e vegana alla gelatina (che è sempre di origine animale!), è inserita in numerose preparazioni ginecologiche con funzione lubrificante. Diverse ricerche evidenziano la sua attività antivirale, in particolare nei confronti del papilloma Virus (HPV): la Carragenina inibsce il legame dei virioni ai carriers presenti sulle membrane cellulari. La presenza della carragenina quindi, impedisce alle particelle virali di infettare le cellule e di riprodursi. In particolare, il virus HPV sfrutta un complesso disaccaridico, l’eparan-solfato, per inserirsi all’interno della cellula e infettarla. La carragenina, mimando la struttura dell’eparan-sulfato, lega a se’ il virione e impedisce l’ingresso dei virus nelle cellule della mucosa vaginale. Per questa funzionalità la carragenina è da molti considerata come una valida alternativa, molto più sicura, al vaccino contro l’HPV, i cui rischi per la salute, in età prepuberale e in età fertile, sono ormai noti. L’attività protettiva antivirale della carragenina è stata dimostrata anche nei confronti del virus Herpes Simplex di tipo 2 (HSV-2), responsabile dell’herpes genitale e del temutissimo HIV.

Estratto di semi di Pompelmo: è noto che l’Estratto di semi di Pompelmo possiede spiccate proprietà antimicrobiche ad ampio spettro.

Tea Tree Oil: olio ricavato dalle foglie della Melaleuca Alternifolia presenta in sè un fitocomplesso ricco in sostanze terpeniche, con spiccate proprietà antibatteriche ed antimicotiche sia per via generale che locale (parti intime). In particolare, è stata verificata l’attività verso varie specie di candida (Candida albicans, Candida glabrata), anche e soprattutto nei casi resistenti ai trattamenti convenzionali.

Calendula: gli estratti ottenuti dai fiori di Calendula Officinalis sono dotati sia di proprietà antimicotiche ed antivirali ad ampio spettro, sia di attività lenitive, emollienti ed antinfiammatorie. Il fitocomplesso è, infatti, ricco in flavonoidi, triterpeni e mucillagini, particolarmente utili in caso di irritazioni ed infiammazioni delle parti intime.

Aloe Vera: il gel estratto dalle foglie di Aloe Barbadensis, dalle ampiamente riconosciute attività antimicrobiche, emollienti, lenitive, antinfiammatorie, risulta utile in tutti i casi di irritazione ed infiammazione a carico delle mucose delle parti intime, donando un rapido e duraturo sollievo.

Olio di Enotera: l’olio ricavato dai semi di Oenothera Biennis e Olio di Semi di Lino, sono un’ottima fonte di acidi grassi polinsaturi della serie ω-6. In virtù di ciò, risulta particolarmente utile per donare elasticità alle mucose, migliorando le sintomatologie infiammatorie ed irritative, attenuando il prurito e donando un rapido e prolungato sollievo. Entrambi regolarizzano la sintesi ormonale.

Lecitina di Soia: è un complesso di fosfolipidi, ricco in acidi grassi e fosfatidilcolina, ottenuto a partire da semi di soia non OGM. Questi fosfolipidi hanno la capacità di formare delle micelle, ad elevata affinità con le membrane delle mucose vaginali, in grado di inglobare le molecole attive dei funzionali vegetali. Questa proprietà favorisce la veicolazione dei funzionali vegetali all’interno delle mucose, migliorandone la biodisponibilità, per un assorbimento più rapido e la garanzia di maggiore efficacia.

Olio d’Oliva: l’olio ottenuto dalla spremitura del frutto dell’ulivo ha una tradizione d’uso che risale fin dai tempi degli antichi Egizi. In particolare, per uso topico vanta straordinarie proprietà emollienti, antinfiammatorie ed antiossidanti grazie alla sua ricchezza in acidi grassi, vitamine A, D ed E, fitosteroli e polifenoli. Pertanto, oltre ad essere un eccipiente, esercita anche attività nutritiva sulle mucose.

L’aspetto psicosomatico racchiuso nella sofferenza espressa dalla Candida si manifesta a livello prevalentemente della pelle e/o di parti esterne che rappresentano l’ultimo nostro confine e quindi elemento protettivo verso il mondo. Inconsciamente ci si sente invasi da un potere troppo forte da sostenere fino a renderlo sfacciatamente occupante (vegetazione fungina che si ramifica/miceti prevalendo). Nonostante la presenza dello strato acido delle mucose (vagina) e della pelle si è, in realtà, deboli ed incapaci nel processo cosciente di auto difesa personale. Si è troppo deboli per contrastare e difendere la “propria pelle” e tutto ciò che non si percepisce vivo è rappresentato dalla minaccia da parte dei funghi. Quest’ultimi, infatti, sono saprofiti che vivono e si riproducono in una materia organica morta.

Il lavoro della Naturopatia deve tenere conto soprattutto di questi aspetti inconsci che si modificano e variano in rapporto alla persona e alla sua storia relazionale con il mondo ed è per questo che  l’approccio è sempre di carattere individuale.

Concludendo, la Candida è una condizione patologica acuta e/o recidivante la cui cura e la guarigione richiedono tempo e pazienza da parte delle persone che ne sono affette; soprattutto ciò che fa la differenza è dapprima l’esame delle caratteristiche della persona nel suo complesso e nel suo stile di vita per poterla trattare efficacemente; successivamente è fondamentale l’individuazione di un percorso specifico che accompagni la persona verso il suo riequilibrio psicofisico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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